Bollate - Nella penultima serata del Festival di Villa Arconati 2023, il programma ha proposto il concerto di una delle principali cantautrici della sua generazione, Suzanne Vega. Una serata intima di canzoni e storie suonate dalla grande cantautrice americana di origini portoricane, che ha dato corso a parte della sua intera carriera musicale iniziata negli anni Ottanta, suonando musica Folk, nei club in quel Greenwich Village, che ha dato i natali artistici a gente come Woody Guthrie e Bob Dylan. Suzanne Vega, si potrebbe definire, un’artigiana di canzoni senza tempo. Possiede una vena creativa speciale nel tessere storie dentro le proprie canzoni che non sono, solo ed esclusivamente malinconiche o nostalgiche, ma anche ricche di vita e di magiche melodie. Una maestra di semplicità e profondità. Una icona moderna del Folk, che ha spinto generazioni di giovani a prendere in mano una chitarra.
Alle 21.05 La cantante, accompagnata dalla chitarra di un Gerry Leonard armato di tutto punto di effetti sonori e pedali, suona il primo accordo di Marlena On The Wall, ed è impossibile non entrare fin da subito in una gioiosa trance che rallenta quasi il ritmo cardiaco e mette lo spettatore in quella tipica silenziosa contemplazione che il binomio magico voce-chitarra sa creare. I ricchi paesaggi lirici di Vega emergono in The Queen And The Soldier , un vero manuale della sua abilità nel ricamare storie, e trasformarle in canzoni. Attraversa il suo repertorio con disinvoltura, guidando il pubblico tra i propri pezzi degli albori e la sua musica più recente. La chitarra elettrica di Leonard in sottofondo, non è mai ridondante e aggiunge solo quel che serve, al momento giusto. Suzanne Vega intreccia storie di meraviglia, dolori, amori vinti, amori perduti, nei suoi testi affronta argomenti difficili da cui spesso i cantautori restano ben lontani. Suoni a volte luminosi, e a volte più scuri, ma il suo lavoro molto conciso e molto sobrio è immediatamente riconoscibile. La sua voce è praticamente la stessa, ascoltata agli esordi in radio ormai più di 30 anni fa, e suona ancora in modo così brillante, da mantenere viva l’attenzione durante tutto lo spettacolo da parte di tutto il pubblico presente. Con un catalogo di musica vasto come il suo purtroppo, ci sarà sempre la possibilità che qualcuno resti deluso per non aver sentito la propria canzone preferita. Le scelte di questa serata, in Villa, cadono sugli ultimi lavori prodotti, sulla presentazione di qualche novità, e a quei classici che proprio “non si possono non fare”. Come appunto “Caramel” o “Tom’s diner”.
"Tom's diner", è una canzone che ha girato ogni angolo remoto del globo terracqueo e che è stata remixata almeno un migliaio di volte da ogni Dj possibile. E’ il pezzo che l’ha fatta conoscere in tutto il mondo. Ed infine, un altro suo grande successo, "Luka". Una canzone insolita per essere stata una hit pop, in quanto affronta il tema degli abusi sui minori. Gran bel concerto, belle emozioni. Suzanne Vega, ha tenuto il pubblico nel palmo della mano per tutta la durata dello spettacolo. Dopo oltre 30anni di esibizioni è una cantante fantastica. Un altro bel pezzo del mosaico che ha composto il Festival di Villa Arconati di quest’anno. Oltre a proporre grande teatro con Andrea Pennacchi ed omaggiare i Beatles in un fantastico concerto all’alba, ha abbracciato ogni sera un genere diverso di musica regalandoci un grande caleidoscopio di colori. Prima con il Jazz di Gualazzi, poi con il Pop di Natalie Imbruglia, passando per la canzone d’autore popolare italiana di Elio con le liriche di Jannacci, e adesso il grande cantautorato americano con Suzanne Vega. Domani tocca alla musica del futuro dei Too Many Zooz. Un mix alternativo di culture beat, brass, jazz del passato però con un “crossover” futurista dei prossimi decenni. Ma questa è un’altra storia. Tutto ciò che resta da fare ora, è crogiolarsi nell'applauso finale della folla in piedi che saluta Suzanne e Leonard dopo un’intima, profonda ed intensa serata, di grande musica.
Articolo e Galleria FOTO : Matteo MANDELLI #assefocale
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